Immaginate di poter guadagnare una montagna di soldi con Fabrizio Corona. Suona allettante, vero? È proprio questa la promessa dietro il Progetto Corona, un’iniziativa finanziaria sponsorizzata dall’ex re dei paparazzi. Ma è davvero un’opportunità d’oro o una bomba a orologeria?
Per capirlo, abbiamo chiesto il parere di Paolo Coletti, uno dei più seguiti divulgatori di finanza personale su YouTube Italia. Coletti è noto per il suo approccio pragmatico e per la sua capacità di smontare, pezzo per pezzo, schemi finanziari che promettono guadagni stellari con poco sforzo.
Cos’è il Progetto Corona?
Corona lo presenta con uno stile teatrale e carico di adrenalina:
“Stiamo spaccando tutto! Tutti quelli che sono nel mio progetto stanno stampando denaro! Svegliatevi!”
Secondo quanto raccontato nei suoi video, lui e il suo team di esperti investitori generano profitti copiando operazioni di mercato e permettono a chiunque di guadagnare facendo lo stesso. Un metodo semplice, alla portata di tutti. Il cuore dell’iniziativa è un gruppo Telegram esclusivo, in cui vengono inviati segnali di investimento, con una particolare enfasi sulla “leva 500”.
La “leva finanziaria” è un concetto che permette di amplificare il guadagno, ma anche il rischio. Con una leva 500, ogni variazione dello 0,2% nel valore di un’azione può tradursi in una perdita totale del capitale investito.
Coletti sostiene: “Le leve superiori a 30 sono già considerate folli. Una leva 500 è come tentare di attraversare un campo minato correndo a occhi chiusi.”
Avere accesso a un investimento con una leva così estrema significa accettare il rischio di bruciare tutto in pochi secondi. Anche i trader più esperti evitano simili margini di rischio.
Il Progetto Corona si basa sul Copy Trading, un sistema in cui gli utenti copiano automaticamente le operazioni di un trader “esperto”. Il problema?
1. Chi è andato bene in passato non è detto che continui a farlo.
2. Le operazioni vengono copiate con ritardo, e anche un minimo ritardo può causare variazioni nei profitti.
3. Molti trader guadagnano commissioni sul volume delle operazioni che generano, non necessariamente sui profitti dei follower.
Questo significa che il vero guadagno potrebbe essere per chi gestisce il sistema, non per chi lo segue.
Chi c’è dietro il Progetto Corona?
Il servizio di investimento promosso da Corona è offerto da Fxchess.com, una piattaforma di trading che fa capo alla società Nesco Int. Limited. E qui le cose si fanno ancora più interessanti.
• La Spagna ha vietato alla società di operare nel suo territorio.
• L’Argentina ha emesso un avviso simile, dichiarandola non autorizzata.
• Anguilla, il minuscolo stato caraibico dove la società ha la sede legale, ha dichiarato che fxcess.com non è mai stata autorizzata a offrire servizi finanziari nemmeno lì.
“Se nemmeno uno stato offshore noto per chiudere un occhio sulle regolamentazioni ha concesso loro una licenza, c’è da preoccuparsi” sostiene Coletti.
Il Messaggio di Fxchess.com: “Non Siamo Autorizzati, Ma Continua Comunque”
Visitando il sito di fxchess.com, appare un messaggio chiaro:
“Non siamo autorizzati a fornire servizi finanziari nell’Unione Europea”.
Poi, subito sotto, l’invito:
“Continua comunque”.
“Il termine ‘Anyway’ racchiude tutto. Non possiamo dirtelo, ma fallo lo stesso. Non possiamo consigliartelo, ma se proprio vuoi… “
Una frase che dice tutto su come questa piattaforma stia operando ai limiti della legalità.
Fabrizio Corona e il Marketing dell’Illusione
Corona ha dimostrato un talento straordinario nel promuovere il suo progetto a milioni di persone. Con il suo stile provocatorio e il richiamo ai “cavalli” (così chiama i suoi seguaci), ha creato una narrazione che spinge alla partecipazione.
Ma dietro l’apparente opportunità si nascondono molte incognite:
• La piattaforma non è regolamentata.
• Il sistema di leva 500 è estremamente rischioso.
• Il Copy Trading non garantisce profitti, anzi, spesso è un vantaggio per chi lo offre più che per chi lo usa.
Cosa Fare se Sei Nel Progetto Corona?
Se sei tra le 34.000 persone iscritte al gruppo Telegram, il consiglio di Coletti è semplice:
“Valuta con attenzione. Se un metodo fosse davvero infallibile, perché non lo userebbero solo per sé invece di pubblicizzarlo?”
Per chi vuole proteggere i propri risparmi, ci sono alternative più sicure:
1. Investire in titoli di Stato o ETF a basso rischio.
2. Migliorare le proprie competenze finanziarie.
3. Evitare piattaforme non regolamentate.
Tecnicamente, il Progetto Corona non può essere definito una truffa nel senso stretto della parola. Tuttavia, il mix di piattaforme non regolamentate, promesse di guadagni facili e leve finanziarie estreme lo rende poco sicuro.
“Se il tuo capitale è così poco che devi rischiare tutto per raddoppiarlo, forse il problema è che non dovresti investire, ma prima risparmiare.”
